1. Introduzione al Modulo

Il Modulo 2 offre una formazione linguistica per situazioni in cui una persona segnala un reato, sia alla stazione di polizia che sulla scena del reato stesso. Come nel Modulo 1 anche in questo caso ci siamo basati sui risultati dell’analisi dei bisogni emersi dal progetto, che ha messo in evidenza come il personale di sicurezza incontri le difficoltà maggiori nella comunicazione delle regole, nella spiegazione delle procedure delle azioni di polizia e delle conseguenze della mancata osservanza delle norme. Il modulo 2 è pensato per praticare la comunicazione ai livelli A2-B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).  https://www.coe.int/en/web/common-european-framework-reference-languages /). Il vocabolario del Modulo 1 è stato ricontrollato e migliorato e sono state introdotte nuove parole chiave e frasi.

L’obiettivo del Modulo 2 è quello di sviluppare abilità in:

  • rispondere ai bisogni specifici delle persone che segnalano un incidente;
  • stabilire il rapporto necessario per aiutare e per raggiungere l’obiettivo della polizia in quella situazione;
  • fare domande volte ad ottenere dettagli sull’incidente;
  • spiegare le azioni di polizia necessarie a gestire la situazione;
  • dare consigli;
  • utilizzare un linguaggio risoluto e neutrale per affrontare clienti difficili.

 

Le azioni di polizia sono basate sulle leggi nazionali e ci sono differenze nelle procedure delle forze dell’ordine in paesi differenti. Dal momento che il Modulo 2 è stato realizzato da un partner Tedesco del progetto, i tre scenari proposti si basano su situazioni tipiche del contesto Tedesco.

  1. “Una persona scomparsa” nel quale un allievo pratica come:
  • descrivere una persona;
  • rassicurare e calmare la persona;
  • fare domande per chiarire le circostanze;
  • illustrare le azioni future.

 

  1. “Violenza domestica” nel quale un allievo pratica come:
  • sporgere denuncia;
  • parlare con entrambe le parti di un conflitto;
  • spiegare la procedura di emanazione di un ordine restrittivo;
  • dare consigli a una vittima, nonché all’ autore di un reato.
In Italia la persona può essere espulsa dal domicilio dopo il permesso dei pubblici ministeri. Nel caso in cui vi sia il rischio che la persona ripeta la violenza, possono essere applicate alcune misure cautelari. Quindi, in una situazione come questa, la polizia italiana non può allontanare il marito dal suo appartamento. Può sostenere la donna portando lei (e i suoi figli) in una struttura per donne in difficoltà. A questo punto, la donna può denunciare il marito. Questa procedura porterà a ulteriori indagini e, infine, alla decisione del pubblico ministero (che può includere l’espulsione dalla casa o l’arresto).In Italia, le foto e i referti medici sono prove che vengono automaticamente utilizzate in caso di querela contro qualcuno per un reato. Quindi non c’è bisogno di firmare il modulo di consenso perché è nell’interesse della persona offesa usarli.

  1. “Aggressione” nel quale un allievo pratica come:
  • avere a che fare con una persona ferita;
  • descrivere una persona;
  • informare qualcuno dei propri diritti;
  • parlare con un sospettato di aggressione in stato di ubriachezza;
  • mettere qualcuno sotto custodia.
In Italia, le foto e i referti medici sono prove che vengono automaticamente utilizzate in caso di querela contro qualcuno per un reato. Quindi non c’è bisogno di firmare il modulo di consenso perché è nell’interesse della persona offesa usarli.